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Parla di un prodotto, ha la qualità di quel prodotto, magari è generato da quello stesso prodotto.
Il punto è che a parte la qualità della scrittura, mi chiedo anche quale sia il valore della notizia, a parte far parlare del prodotto (quindi il valore pubblicitario per lo stesso) io vedo davvero poco altro.
Sarebbe bello far vedere le ricette dell’LSD, che si millanta che il prodotto avrebbe generato, a chi sa di chimica.
Probabilmente scopriremmo che più che le ricette di un allucinogeno sono ricette allucinanti, che producono qualche banale tossico, o hanno dosi sbagliate di roba che neppure reagisce.
Lo scopo del prodotto in questione, del resto, è dare l’illusione a chi fa una domanda di ricevere una risposta esclusiva… nel dare questa illusione, il prodotto sembra molto efficace, ma questo si sapeva già e questo articolo nulla aggiunge.
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Che confusione nei titoli e nei contenuti!
Il titolo dice “+informazioni, -cooperazione”.
Poi la descrizione parla di tutt’altro: “quando le persone usano la conoscenza per massimizzare i propri guadagni senza considerare il bene superiore”…
E ci mancherebbe, se si usano le conoscenze per puro egoismo, è normale ed auspicabile che le altre persone si rifiutino di cooperare. Il problema non è quante informazioni si hanno, ma la disponibilità a cooperare e questo a mio parere è un modello sociale, non una conseguenza dell’informazione.
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